Dopo un periodo di inattività a livello mondiale, a partire dalla fine degli anni Ottanta le produzioni per il grande schermo ripresero a tutta forza. Dopo un primo tentativo con Tron del 1982, i cartoni digitali prendono sempre più piede, in particolare a partire da Luxo jr (1986) dell'animatore Alan Lasseter, che dalla Disney è passato alla Pixar. Nel 1988 l'americano Robert Zemeckis stupisce positivamente la critica con 'Chi ha incastrato Roger Rabbit', film che unisce animazione e live- action (presenza di attori veri che si mescolano con i personaggi animati). Il 1989 vedrà la rinascita della Disney con il capolavoro La Sirenetta. Seguiranno(citiamo i più importanti): La bella e la bestia (1991); Il re leone (1994); Pochaontas (1995); Il gobbo di Notre Dame(1996); Mulan (1998); Koda fratello orso(2003); Mucche alla riscossa (2004); Bolt (2008). Contemporaneamente, la Pixar(acquistata dalla Disney nel 2006) si afferma con Toy Story, del 1995. Seguiranno Toy Story 2 (1999), Monster e Co.(2001), Alla ricerca di Nemo(2003), Cars(2006), Ratatouille (2007): è l'epoca dell'animazione digitale.

Negli Anni Novanta prende piede il cinema d'animazione per bambini giapponese, precedentemente più puntata sull'intrattenimento degli adulti. Un esempio è 'La città incantata' di Hayao Miyazaki.
Anche l'Europa vede un risveglio delle produzioni animate, prima tra tutte l'Italia, con i capolavori di Vincenzo d'Alò: La freccia Azzurra del 1996 e La gabbianella e il gatto, del 1998.
Ma anche la Francia ha la sua rinascita, con Michel Ocelot e la sua 'Kirikù e la strega Karabà' (1999) , ispirato a storie africane e dalla grafica innovativa che ricorda le pitture primitive mescolate al novecentesc Doganiere Rousseau. Ocelot dirigerà poi nel 2006 un altro capolavoro, Azur e Asmar.
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